Ogni tanto ci si dimentica delle cose essenziali.
Si è in cerca del risultato facile, della scappatoia, dell’ultima tendenza.

RM è nata così: 2 amici che, chiamandosi al telefono, hanno deciso di spendere parte del loro tempo per la promozione della musica emergente e/o sperimentale.
Molti hanno appoggiato la nostra causa e possiamo solo che ringraziare.

In questo istante Zero Brane risuona nella nostra amplificazione facendoci ricordare quanto sia bello e faticoso spendersi per la musica originale e sperimentale. Vissute insieme (“originale e sperimentale”, mica è scontato), in un unico lavoro.
Significa spesso andar controcorrente a tutti i costi, dover sempre giustificare le proprie mosse.

Cercare un’idea di “bellezza” non immediatamente accessibile…

L’idea di bellezza ricercata dal chitarrista Matteo Tundo passa per diverse strade, non sempre convergenti.
C’è l’improvvisazione “libera” (senza modello di riferimento), la stratificazione ritmica, la composizione dodecafonica.
Il disco è convincente e portatore di una grande verità: il chitarrista sta ricercando, in continuazione.
Qui può annidarsi un piccolo pericolo: a volte la ricerca rischia di diventare “esercizio di stile” se non calata nella contemporaneità del linguaggio, dei messaggi e dell’esigenza espressiva dell’utenza di oggi.
L’ascoltatore di solito si trova in difficoltà nei confronti della frammentarietà dell’esperienza d’ascolto e non si può biasimare. Troppo spesso, tra i prodotti di musica originale, si ascolta musica idiosincratica: questo non può essere tollerato

Una via d’uscita: la letterarietà potrebbe permettere ad un magnifico prodotto di ricerca, e dall’indubbio valore artistico, di elevarsi al grado di “messaggio”; mantenendo la propria complessità, ma perdendo la complicatezza che ne impediva la comunicazione.
Facciamo un esempio: l’idea di produrre dei concept album ha permesso ai grandi gruppi del prog rock di portare l’esperienza dell’avanguardia e della sperimentazione anche al grande pubblico. Di comunicare.

Necessitiamo di musicisti colti, studiosi, attenti e ricettivi. Mai banali, ma, allo stesso tempo, mai senza una tradizione di riferimento.
Non ci serve più il citazionismo da “nerd”. Basta!

Questa è la sfida per il nostro futuro.
Non è né semplice né, tantomeno, noi abbiamo risposte certe.

Zero Brane nella sua autenticità ci ha ricordato chi siamo. E’ già molto per quanto ci riguarda. Anzi, è essenziale.

Per questo li ringraziamo.